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13/04/2012

E' di nuovo emergenza per le rinnovabili!


La circolazione di voci e bozze su un nuovo Conto Energia con forti riduzioni delle tariffe e il registro per impianti anche di piccola taglia ha catapultato tutti gli operatori del fotovoltaico nell'incertezza.
 
Il momento è delicato perché proprio mercoledì 11 aprile i Ministri competenti hanno presentato il Decreto del V° Conto Energia preannunciando tagli importanti agli incentivi e il registro sopra i 12 kWp, misure che metterebbero a dura prova l’intero settore.
 
Qui puoi trovare la PRESENTAZIONE UFFICIALE fatta mercoledì al Ministero.

 

L’incertezza normativa è una delle variabili più difficili da prevedere e gestire: tuttavia, come Enerpoint siamo in prima linea insieme al GIFI a tutela del fotovoltaico, consapevoli di essere protagonisti di un vero cambio di paradigma energetico.
 
Il prossimo 18 aprile abbiamo un'opportunità unica per far sentire la nostra voce, quella degli operatori che hanno investito e costruito valore intorno a questa tecnologia.
 

Qui di seguito riportiamo il commento a caldo di Paolo Rocco Viscontini, Presidente e AD di Enerpoint S.p.A.:
 
“Il testo presentato ieri rappresenta un duro colpo al fotovoltaico che rischia di vanificare gli investimenti fatti in un settore ad alto contenuto innovativo e in cui l'Italia è protagonista a livello mondiale. Il Decreto parte da una fredda analisi dei costi, senza valutare correttamente tutti i benefici che il fotovoltaico sta portando al sistema Paese in un momento così difficile. Solo per citare alcuni numeri: 100.000 impiegati con una forte presenza giovanile; 3% del fabbisogno energetico nazionale coperto nel 2011 che supererà il 5% nel 2012; un gettito fiscale per lo Stato superiore a 20 miliardi di euro in 20 anni; 6,5 tonnellate di CO₂ evitate in atmosfera che hanno permesso di non pagare le salate sanzioni previste dai vincolanti obiettivi di Kyoto.

Il registro sopra i 12 kWp – continua Paolo Rocco Viscontini – introduce un eccesso di burocrazia che comporta un aumento di costi e incertezza che limiteranno fortemente lo sviluppo del fotovoltaico. Esistono soluzioni alternative in grado di far coesistere il controllo della spesa con la tutela dello sviluppo del settore stesso, come ad esempio l’adozione di tariffe le cui riduzioni siano collegate alla velocità di raggiungimento di determinati livelli di potenza installata. Facciamo appello alla Conferenza Stato Regioni perché metta mano a questo limite per traghettare il settore, in soli due anni, verso la piena autonomia dagli incentivi, sostenendo così lo sviluppo del sistema energetico nazionale attraverso la promozione delle tecnologie pulite.”