10/12/2008
16 associazioni industriali e ambientaliste per cambiare l’energia
Oggi, 10 dicembre 2008 è stato presentato a Roma il documento “Una rivoluzione energetica anche in Italia” sottoscritto congiuntamente da 16 organizzazioni:
• AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali)
• ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica)
• ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento)
• APER (Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili)
• ASSOLTERM (Associazione Italiana Solare Termico)
• ASSOSOLARE (Associazione dell’Industria Solare Fotovoltaica)
• FEDERPERN (Federazione Produttori Energie Rinnovabili)
• FIPER (Federazione Italiana Produttori di Energia da fonti Rinnovabili)
• GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane)
• GREENPEACE Italia
• GSES (Gruppo per la Storia dell’Energia Solare)
• ISES ITALIA (sezione italiana dell’International Solar Energy Society)
• ITABIA (Associazione Italiana Biomassa)
• KYOTO CLUB
• LEGAMBIENTE
• WWF Italia
La conferenza stampa di presentazione del documento rientra nell'ambito delle iniziative contro l'approvazione dell'articolo 29 del decreto legge 185/08 che penalizza la detrazione fiscale del 55% per interventi di efficienza energetica.
Il documento congiunto sarà portato all'attenzione della Camera e del Senato il giorno 11 dicembre, in concomitanza dell'iniziativa di mobilitazione promossa da Legambiente e Assolterm, insieme ad altre organizzazioni ambientaliste e industriali, tra le quali quelle firmatarie del documento stesso.
L'obiettivo è di fornire ulteriori elementi utili alla discussione del provvedimento che avverrà in sede parlamentare venerdì prossimo, oltre a dare un segnale al nostro governo in vista dell’approvazione del pacchetto europeo 2020 per clima ed energia che richiede al nostro paese di soddisfare il 17% del fabbisogno di energia primaria con fonti rinnovabili a quella data.
Nel corso della conferenza stampa a più voci sono emersi diversi aspetti degni di rilevanza tra i quali quello che sottolinea come la firma al documento provenga sia da associazioni ambientaliste che da soggetti industriali, a conferma degli interessi ormai sempre più stretti tra ambiente ed economia.