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28/06/2005

Cambiamenti climatici


I documenti sui cambiamenti climatici manomessi da funzionari della Casa Bianca legati all'industria petrolifera

Lo scoop pubblicato dal New York Times, con tanto di prove documentate, è stato ripreso dalla stampa mondiale. Le alterazioni dei rapporti scientifici portavano a minimizzare i legami tra gas serra e riscaldamento globale.

I documenti e i rapporti scientifici americani sui cambiamenti climatici sono stati pesantemente edulcorati dall’amministrazione Bush nel corso degli ultimi 4 anni. A dimostrarlo sono i documenti riservati pubblicati nei giorni scorsi dal New York Times, da The Guardian in cui risulta che un alto funzionario di Washington legato all’industria petrolifera, Philip Cooney, responsabile del Consiglio per la qualità dell’ambiente, ha alterato rapporti scientifici per minimizzare i legami tra i gas serra e il riscaldamento globale.


Attraverso le fotocopie dei documenti, i due giornali mostrano le manomissioni segnate a penna da parte di Cooney sui documenti degli scienziati. Un passaggio sulla progressiva riduzione dei ghiacciai sulle montagne, ad esempio, viene cancellato completamente. Le cause dei cambiamenti climatici non sono più “difficili” da individuare, ma “estremamente difficili”. E se gli scienziati concludono che le alterazioni del clima sono “certe”, Cooney cancella e riscrive: “possibili”.


Da quando nel ’97 è iniziato il dibattito sulla ratifica del protocollo di Kyoto, Conney, che non è uno scienziato ma un economista, si è distinto per il sua militanza nel fronte negazionista che ha affossato il protocollo negli Stati Uniti.
Sul New York Times un ex responsabile per il coordinamento delle agenzie governative americane sui cambiamenti climatici, Rick Plitz, ha dichiarato che mai come in questi ultimi anni la Casa Bianca ha tentato di influenzare in modo diretto i programmi scientifici, indebolendoli e rendendoli poco credibili.


Da alcuni documenti del dipartimento di stato statunitense emerge come la decisione di Bush di non ratificare il trattato di Kyoto fu determinata in parte dalle pressioni esercitate da Exxon Mobil, la società petrolifera più potente al mondo. Nei documenti informativi fatti pervenire al sottosegretario di stato Paula Dobriansky tra il 2001 ed il 2004, l’amministrazione Bush ringrazia più volte i dirigenti di Exxon per “l’attivo coinvolgimento” mostrato nell’aiutare il governo a formulare le proprie politiche sui cambiamenti climatici.


La notizia della manomissione dei rapporti è stata ripresa anche dai principali giornali italiani.