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24/01/2008

Cresce il solare termico europeo, ma meno del fotovoltaico

Nel 2007 il mercato europeo del solare termico ha registrato una diminuzione delle vendite. Erano quattro anni che cresceva a doppia cifra. La causa è dovuta al “crollo” del mercato tedesco, che resta ancora nettamente il paese leader del settore, con un meno 33% rispetto al 2006. Altri paesi, invece, continuano ad avere una crescita molto dinamica; è il caso della Francia, dell’Italia e della Spagna. Stabili i mercati di Austria e Grecia.

Nell’Unione Europea, le stime dell’ESTIF (European Solar Thermal Industry Association) ci dicono che quest’anno le nuove installazioni saranno pari ad una potenza di circa 1.900.000 MWt (con una superficie di collettori di 2.700.000 m2), che rappresenta un decremento delle vendite del 10% rispetto all’anno precedente. Ricordiamo che il mercato dal 2002 al 2006 è triplicato e solo nel 2006 era cresciuto del 47%.

La potenza installata dalla Germania è passata da 1.050 MWt a 700 MWt (cioè circa un milione di metri quadrati di collettori). Insieme, Austria, Grecia, Spagna, Francia e Italia, hanno nel 2007 una nuova capacità stimata di 887 MWt (circa 1.260.000 m2), con una crescita del 14%. Tutti questi paesi sono al di sopra dei 150 MWt/anno (210.000 m2).
I motivi che hanno portato ad un decremento delle installazioni annuali in Germania non sono tutte legate strettamente al mercato del solare termico. Un primo motivo è legato alla forte diminuzione delle nuove costruzioni. Si riscontra anche un certo calo delle vendite di nuovi sistemi di riscaldamento (caldaie a condensazione e caldaie a pellet) alle quali, in Germania, i sistemi solari sono spesso accoppiati. Inoltre, anche i fondi dedicati all’incentivazione del solare termico, dopo il boom del 2006, si sono in parte esauriti.
Infine, l’Iva in Germania è aumentata dal 1° gennaio dal 16 al 19%, e ciò ha portato molti consumatori tedeschi ad anticipare gli acquisti l’anno precedente.

L’ESTIF tuttavia valuta che le prospettive nel 2008 in Germania, così come nel resto d’Europa, siano molte positive e si assisterà ad un ulteriore sviluppo del settore.