Le nostre Notizie

06/05/2008

Fotovoltaico ed eolico battono il nucleare

Secondo un’analisi del direttore scientifico del Kyoto Club, Gianni Silvestrini, nel periodo 2008-2012 la produzione addizionale di energia fotovoltaica ed eolica sarà almeno 4 volte superiore rispetto al contributo aggiuntivo netto del nucleare, considerando anche le chiusure di vecchie centrali.
Infatti, se si considera l’incremento annuale di potenza degli impianti fotovoltaici, eolici e nucleari, constatiamo come negli ultimi anni la potenza nucleare si sia sostanzialmente stabilizzata, mentre le fonti rinnovabili hanno avuto tassi di crescita molto elevati.

Nei prossimi anni, in valori assoluti, vento e sole supereranno la nuova potenza nucleare installata (vedi grafico). Questo calcolo, tra l’altro, non prende in considerazione la potenza nucleare obsoleta che verrà progressivamente abbandonata.
 
I dati fino al 2007 sono valori storici, quelli dopo il 2007 derivano da valutazioni sulle centrali nucleari in corso di costruzione e sulle previsioni di crescita del mercato eolico e solare.

Naturalmente a parità di potenza, l’elettricità generata varia molto per le tecnologie considerate. Ma Silvestrini fa notare come i dati interessanti ci siano ugualmente: “Nel periodo 2008-12, il nuovo eolico dovrebbe infatti generare una quantità di elettricità pari a due volte e mezzo quella del nuovo nucleare, mentre l’elettricità del fotovoltaico dovrebbe raggiungere un quarto di quella prodotta dalle nuove centrali atomiche”.

Inoltre si considera anche che nel 2008 e nel 2009 è prevista la chiusura di 11 centrali nucleari per una potenza di 7.229 MWp (i dati per gli anni successivi non sono ancora disponibili). Quindi il contributo del fotovoltaico potrebbe sfiorare nel quinquennio di Kyoto (2008-12) una quota pari al 40% del contributo netto nucleare. Conteggiando anche il solare termodinamico il valore della produzione solare risulterà anche maggiore.

In conclusione, e più in generale, nel periodo 2008-2012 la produzione addizionale di elettricità solare ed eolica, e quindi il contributo alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti di queste tecnologie, dovrebbe essere almeno 4 volte superiore rispetto al contributo netto del nucleare.