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25/03/2011

Fotovoltaico: guardiamo al futuro imparando dagli errori del passato

LETTERA APERTA PUBBLICATA IL 25 MARZO SUL SOLE 24 ORE


Fotovoltaico: guardiamo al futuro
imparando dagli errori del passato

Alla c.a. del Ministro Romani
c.c. Ministro Sacconi, Ministro Prestigiacomo, Presidente Marcegaglia



Il Fotovoltaico è senza dubbio il cuore pulsante della Green Economy.
Farlo crescere è un bene per l’Italia e per il suo futuro.

Enerpoint , come molte altre aziende, ha creduto e investito in questa tecnologia, creando occupazione per molti giovani altamente qualificati (83 in Italia, 12 in Israele e 8 in Germania), il tutto grazie a un quadro normativo che si pensava chiaro e stabile. Lo scorso 3 marzo, a sorpresa, il Decreto Rinnovabili ha al contrario cancellato ogni certezza paralizzando l’intero mercato.

Se erano necessari dei correttivi, occorreva discuterli anche con chi lavora nel settore da anni e non provocare uno shock da un giorno all’altro. Lo stop ha già causato pesanti perdite alle aziende,   nuovi disoccupati, oltre 10.000 cassa integrati e ora tante aziende sono destinate alla chiusura se non si interviene immediatamente con un nuovo, questa volta condiviso, Decreto.


In questi giorni si sta discutendo del futuro di questo settore. L’Italia è oggi il 2° mercato al mondo dopo la Germania.
Perché non seguire l’esempio virtuoso del mercato fotovoltaico tedesco?

1)    Nessun limite annuo
2)    Tariffe che si riducono all’aumentare delle installazioni


Solo così si rafforzerebbe la filiera industriale consentendo economie di scala e sviluppi tecnologici necessari a garantire una riduzione progressiva dei costi per la collettività.  Inoltre, uno stabile mercato nazionale serve agli operatori italiani per attuare ambiziosi piani di internazionalizzazione.


Visto che si sente parlare di “graduatorie” per gli impianti che potranno beneficiare del nuovo Conto Energia, ricordo che in passato abbiamo già sperimentato simili soluzioni, con risultati pessimi. Analogamente, porre un limite alle installazioni rende impossibile l’accesso ai finanziamenti degli impianti fotovoltaici. In Spagna, con un cap di 500 MWp, nel 2009 si sono installati soli 19 MWp. Voglio pensare che non si ripeteranno gli errori del passato.


Certo, la crescita del fotovoltaico comporta in prospettiva una riduzione, anche importante, dei fatturati delle aziende che vendono energia elettrica da fonte fossile, ma il cammino verso un nuovo modello energetico che si basa sulle fonti rinnovabili (oltre che ovviamente e in primis sui risparmi energetici) è, oltre che necessario, ineluttabile.
Chi ha la responsabilità di governare l’Italia ha il dovere di perseguire questi obiettivi, facendo prevalere l’interesse della collettività.
Siamo certi che ascolterà il contributo costruttivo delle associazioni di categoria, che hanno a cuore questo settore, per il bene dell’Italia e della salute di tutti noi.

Distinti saluti,
Paolo Rocco Viscontini - Presidente e AD di Enerpoint S.p.A.