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19/08/2010

Fotovoltaico meno costoso del nucleare

Secondo quanto confermato da uno studio condotto da John Blackburn, docente di economia presso la Duke University, in USA è già avvenuto il sorpasso storico atteso da tempo; se si confrontano infatti i costi attuali del fotovoltaico con quelli delle future centrali nucleari programmate nel Paese appare evidente che ormai l’energia solare ha raggiunto le fonti rinnovabili più economiche lasciando indietro la fonte nucleare caldeggiata da molti governi.

Nell’articolo "Solar and Nuclear Costs - The Historic Crossover", J. Blackburn  ha dichiarato che il sorpasso è avvenuto da quando l'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici costa negli States meno di 16 centesimi di dollaro a kilowattora.

Questa tendenza appare ancora più evidente analizzando l’andamento del fotovoltaico negli ultimi otto anni, periodo nel quale il costo del FV è sempre diminuito mentre quello di un singolo reattore nucleare è aumentato da 3 miliardi di dollari nel 2002 a 10 nel 2010.

Alla luce degli investimenti attuali e dei progressi tecnologici in atto, i costi dell’energia fotovoltaica si ridurranno ulteriormente nei prossimi 10 anni, mentre l’aumento dei costi dei progetti e i problemi legati alla gestione delle centrali nucleari, sono già stati causa di ritardi nei tempi di consegna del 90% delle centrali previste negli USA e, in alcuni casi, anche di cancellazioni di progetti.

La convenienza delle fonti rinnovabili rispetto alla fonte nucleare non è però una novità: sono stati diversi i ricercatori che nel corso degli anni hanno confermato questa tendenza. Lo stesso Blackburn aveva dimostrato, in un precedente articolo, che se solare e eolico venissero affiancati sarebbero tranquillamente in grado far fronte alle esigenze energetiche di uno stato come il Nord Carolina senza alcun disagio per gli utenti e senza la necessità di avere parallelamente le fonti tradizionali.