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27/11/2006

Il messaggio ecologista di Papa Ratzinger

Nel corso dell’Angelus di domenica 12 novembre il Papa Benedetto XVI ha denunciato il dramma della fame e la crisi ambientale ed energetica a cui è sottoposto il pianeta. Un atto di accusa soprattutto contro l’Occidente: "E' necessario convertire il modello di sviluppo globale: lo richiedono non solo lo scandalo della fame ma anche le emergenze ambientali ed energetiche", ha detto il pontefice in Piazza San Pietro davanti a migliaia di persone.


Denunciando "il dramma della fame", il Papa ha esortato ad "eliminare le cause strutturali legate al sistema di governo dell'economia mondiale che destina le maggior parte delle risorse del pianeta a una minoranza della popolazione". "Ogni persona – ha continuato - può e deve fare qualcosa per alleviare la fame, adottando uno stile di vita e di consumo compatibile con la salvaguardia del creato". Benedetto XVI ha detto che l’uomo deve benedire il Creatore per ogni cosa: per l'aria e per l'acqua, preziosi elementi che sono a fondamento della vita sul nostro pianeta.

Già qualche giorno prima, nell'udienza concessa dal Papa ai membri della Pontificia Accademia delle Scienze, Benedetto XVI ha elogiato il lavoro degli studiosi e degli accademici per la loro continua ricerca nel comprendere le possibili conseguenze dei fenomeni naturali e ha sottolineato l'importanza della ricerca sul versante dell'energia sicura, alternativa e disponibile a tutti:

“...le continue sfide all’ambiente che affliggono intere popolazioni e l’urgente bisogno di scoprire fonti di energia sicura e alternativa disponibile per tutti”.

Un passo che è molto vicino al messaggio ecologista e che fa molto piacere a chi opera da anni in questo settore.