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06/07/2005

Libro verde europeo

La dipendenza energetica dell’UE raggiungerà presto il 70%. Un taglio ai consumi e un miglioramento dell’efficienza energetica grazie a specifici interventi e misure potrebbero ridurre la fattura energetica dell’Europa di 60 miliardi di euro all’anno.

Con consumi più intelligenti e una maggiore efficienza, i paesi della UE potrebbero risparmiare in tempi brevi il 20% dell'energia. Lo sostiene il “Libro Verde sull'efficienza energetica” presentato dalla Commissione europea che prende spunto dalla necessità di ricorrere misure di riduzione dei consumi energetici in considerazione del continuo incremento del prezzo del petrolio e della prospettiva che il 70% della risposta ai fabbisogni energetici europei sarà soddisfatto da importazioni. Oggi per l’Italia tale percentuale è intorno all’85%.

Il Libro verde enumera una serie di misure non complesse che permetterebbero di economizzare i consumi di energia, grazie a un deciso cambiamento nel comportamento dei consumatori e all'introduzione nelle produzioni e nei sistemi di elementi di innovazione tecnologica a alta efficienza energetica. Grazie a questi interventi la fattura energetica della UE potrebbe diminuire di oltre 60 miliardi di euro all’anno, che verrebbero dirottati su altri settori più deboli rafforzando la competitività regionale.

Il ricorso a lampade a basso consumo, la sostituzione di caldaie obsolete e di elettrodomestici di vecchia generazione, una attenta verifica dei pneumatici delle auto, l'isolamento degli edifici, l’utilizzo di sistemi solari termici, sono solo alcune delle misure che i consumatori possono adottare per contribuire a tale strategia. Le industrie potrebbero invece introdurre elementi di miglioramento nei processi produttivi, anche con l'ausilio di incentivi pubblici.

Se non si saprà rispondere a questa sfida, le prospettive sono allarmanti. Il trend attuale indica consumi sempre più elevati e il loro livello nella UE potrebbe subire un incremento di almeno il 10% nei prossimi 15 anni.


Con il Libro Verde la Commissione intende far partire una strategia che garantisca un decremento del 10% senza agire sul quadro normativo ed amministrativo, intervenendo in materia di servizi energetici, di prestazioni di impianti e apparecchiature, di edilizia. L'altro 10%, invece, potrebbe essere conseguito con interventi anche di carattere legislativo e dando vita a una serie di misure di sostegno e a una politica di incentivi per imprese e privati in tutti i settori, produzione, utilizzazione finale, industria e servizi, trasporti.

Anche a questo scopo la Commissione auspica la messa in pratica di una serie di strumenti: la predisposizione di piani annuali di azione in materia di efficienza energetica; un miglioramento dei sistemi tariffari e della tassazione, per penalizzare la dissipazione dei consumi, il sostegno pubblico alla sperimentazione e all'introduzione di tecnologie innovative, il reperimento di risorse per favorire l'applicazione di sistemi e fattori di innovazione nelle costruzioni, nell'edilizia, nei servizi.

Nel 2006, alla fine di una consultazione nei paesi membri, la Commissione presenterà un vero e proprio piano di azione, con una serie di opzioni e misure e una analisi dei costi-benefici.