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18/01/2011

Nucleare vs rinnovabili: la partita è truccata!

La nuova campagna pro-nucleare lanciata con un notevole investimento economico dal cartello di aziende filonucleari è presente ovunque: tv, radio, web, stampa e affissioni pubblicitarie. 

Come fa notare anche Greenpeace nel suo portale, si tratta di un esempio molto raffinato di manipolazione dell'opinione pubblica che, mettendo a confronto rinnovabili e nucleare con fare equidistante, vuole far accettare al pubblico il nucleare spacciandolo per una fonte sicura e conveniente paragonandolo alle crescenti rinnovabili che con il nucleare hanno ben poco in comune. E' però molto facile smascherare le bugie che lo spot cela, vediamole insieme.

Innanzitutto le scorie, uno dei problemi più grossi del nucleare. Come evidenzia Greenpeace "Secondo la voce pro nucleare le scorie prodotte sarebbero poche, «una pedina a testa» e «si possono gestire in sicurezza». Peccato che se si sommano le teste si ottengono tonnellate di scorie e che in nessuna parte del mondo, dopo 60 anni e miliardi di dollari di investimenti, sono riusciti a sviluppare una gestione in sicurezza delle scorie".

Seconda bugia: le energie rinnovabili potrebbero non essere sufficienti. La voce fuori campo a favore del nucleare sostiene ancora che tra cinquant’anni, quando probabilmente le fonti fossili si saranno esaurite, le rinnovabili potrebbero non bastare. In realtà qui si nasconde una doppia bugia in quanto tra 50 anni anche l'uranio sarà ormai quasi esaurito mentre, secondo recenti analisi dell'Unione Europea, uno scenario energetico totalmente basato sulle rinnovabili è assolutamente possibile.

Per maggiori approfondimenti vi inviatiamo a leggereil commento di Greenpeace sul forum ufficiale.