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04/04/2012

Nuovo record per il fotovoltaico 2011

La crisi economica globale non ha fermato la corsa del fotovoltaico che nel solo 2011 ha visto un installato globale pari a 27,65 GW (di cui 21 GW nella sola Europa), ben il 67% in più rispetto all’anno precedente che aveva raggiunto i 16,6 GW.

I dati analizzati nel report di EPIA (European Photovoltaic Industry Association) forniscono una fotografia molto dettagliata del mercato che nel 2011 ha visto in testa alla classifica mondiale per la prima volta l’Italia, con una quota pari a oltre 9 GW connessi contro i 7,5 GW della vicina Germania. Questi due mercati da soli pesano per il 60% circa della crescita globale del settore nel quale l’Europa ha una porzione del 75% (nel 2010 era l’80%)sulla nuova capacità mondiale.

Al terzo posto della classifica si afferma la Cina con i suoi 2 GW di nuove installazioni. E’ corretto però precisare che mercati nuovi come la Cina, gli USA e il Giappone, insieme ad Australia e India hanno sviluppato solo una piccola parte del loro enorme potenziale, mentre molti stati posizionati in zone come Africa, Medio Oriente, Asia e Sud America si stanno affacciando al mercato solo adesso e certamente potranno raggiungere ottimi risultati nei prossimi anni.

Altro dato interessante evidenziato da EPIA, e indice dello sviluppo del mercato a livello globale, è il raddoppio del numero dei mercati (da 3 a 6) che hanno raggiunto un volume di nuove installazioni superiore a 1 GW, tra cui spiccano, dopo Italia, Germania e Cina, anche USA (1,6 GW), Francia (1,5 GW) e Giappone (1,1 GW).

 

Ma come è cresciuta globalmente la capacità installata?

Se alla fine del 2010 c’erano, a livello mondiale, impianti per 39,7 GW, a fine 2011 si è arrivati ad almeno 67,4 GW, ma tale dato è da considerarsi provvisorio e, probabilmente, sottodimensionato in quanto i dati di alcuni mercati verranno confermati solo a fine marzo. Questi valori hanno fatto si che il FV sia diventato la terza fonte rinnovabile per diffusione subito dopo idroelettrico ed eolico con una produzione stimata da EPIA di 80 miliardi di kWh/anno, sufficienti per fornire elettricità a circa 20 milioni di famiglie.

Dai dati analizzati da EPIA appare evidente che l’Europa si attesta certamente come il maggior produttore di energia da fonte solare, con circa 60 miliardi di kWh/anno a fronte di un installato 2011 superiore ai 50 GW. Nonostante il primo posto dell’Italia è ancora la Germania il paese con la maggior potenza installata con 24,7 GW complessivi, seguita dall’Italia con 12,75 GW (dato da confermare) e dal Giappone con 4,7 GW.

 

Vediamo da vicino la situazione dei principali mercati europei ed extraeuropei.

L’Italia, affermatasi nel 2011 come il maggior mercato per il FV ha raggiunto i 9,2 GW, parte dei quali realizzati nel 2010 e rientrati nel decreto Salva Alcoa che ha permesso di collegare gli impianti in corso di installazione entro la prima metà del 2011 godendo così delle vantaggiose tariffe incentivanti del 2° Conto Energia.
Nonostante le incertezze normative il mercato ha risposto comunque molto bene conquistando nel 2011 il 33% del mercato mondiale.

La Germania ha retto molto bene superando le previsioni di iSuppli che in dicembre stimava circa 5,9 GW. Nonostante le costanti riduzioni delle tariffe incentivanti il mercato tedesco ha chiuso l’anno con 7,5 GW (100 MW più del 2010) di nuovi impianti garantendosi così il 27% del mercato globale.

La Francia, era partita bena ma è stata bloccata quasi subito da una nuova legislazione estremamente penalizzante per gli impianti superiori a 100 kWp che dovranno attendere l’estate per usufruire degli incentivi. La nuova cornice legislativa ha inoltre imposto come tetto annuale quello dei 500 MW, quota irrisoria se si considerano le grandi potenzialità del Paese. Nel 2011 la Francia ha raggiunto un livello di connessioni pari a 1,5 GWp, di cui solo il 10% è stato realizzato nel 2011 come risultato delle installazioni del 2010 a causa dei lunghissimi tempi necessari per le connessioni degli impianti (si parla di oltre 18 mesi!).

Tra gli altri mercati interessanti in Europa c’è indubbiamente la Gran Bretagna che, grazie all’avvio nel 2010 del meccanismo di Feed-in-Tariff (ribassato nel 2011 per ben due volte) ha raggiunto i 700 MW di nuovi impianti.

Sono in forte crescita anche alcuni mercati extra-Europa come la Cina che nel 2011 ha triplicato il volume realizzato l’anno precedente. Tale risultato è stato possibile grazie anche al meccanismo incentivante (FiT) attivato a livello provinciale.

Anche gli USA hanno raddoppiato nel 2011 le installazioni realizzate l’anno precedente con 1,6 GW di nuovi impianti connessi.

Mercato in forte crescita il Giappone del dopo Fukushima che ha collegato l’anno scorso oltre 1,1 GW grazie anche alla revisione del FiT.

Il report analizza anche l’andamento dei prezzi dei materiali che nel 2011 hanno subito una rapida riduzione dovuta alle maggiori economie di scala, alla maggior efficienza produttiva e, soprattutto, alla produzione che è stata nettamente superiore alla domanda di materiali.

L’industria del fotovoltaico si trova adesso ad un bivio perché da un lato fino ad adesso i paesi europei hanno sempre avuto una richiesta di materiali superiore all’offerta comunitaria (situazione che probabilmente non si verificherà più nei prossimi anni), dall’altro lato invece l’enorme capacità produttiva asiatica non ha ancora trovato la sintonia con il proprio mercato interno ancora poco sviluppato rispetto alle sue potenzialità.

Epia mette in evidenza 3 punti focali su cui si dovrà sviluppare l’industria fotovoltaica:

  • i grandi Paesi produttori dovranno far in modo di attivare il proprio mercato interno, condizione che permetterà loro di distribuire localmente gran parte dei propri prodotti;
  • Lo sviluppo del fotovoltaico dovrà passare certamente dallo sviluppo di nuovi mercati nei diversi continenti che dovranno emergere come ha fatto l’Europa nell’ultimo decennio;
  • le economie di mercato dovranno fare propri i principi di libera e corretta competizione.