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29/01/2008

Obiettivo del 17% di rinnovabili per l’Italia al 2020

La Commissione europea ha presentato il 23 gennaio il “Pacchetto cambiamenti climatici ed energia", già definito 20-20-20 che prevede:

  • un impegno unilaterale dell’UE a ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, e l’obiettivo di ridurre le emissioni del 30% entro il 2020 a condizione che venga concluso un accordo internazionale sui cambiamenti climatici;
  • un obiettivo che prevede una quota del 20% di energie rinnovabili nel totale dei consumi energetici entro il 2020, compreso un obiettivo che prevede una quota minima del 10% di biocarburanti nel totale dei consumi di benzina e gasolio per autotrazione dell’UE entro il 2020;
  • aumentare l’efficienza energetica, con l’obiettivo di risparmio dei consumi energetici dell’UE del 20% rispetto alle proiezioni per il 2020.

Il piano dovrà essere approvato dal Parlamento Europeo e dagli Stati Membri per essere adottato, presumibilmente nel 2009. I costi totali dell’operazione ammonterebbero a circa lo 0,5% di PIL all’anno, contro i costi (evitati) dell’inazione pari almeno a 10 volte tanto.

La Commissione ha proposto quindi una Direttiva sulle rinnovabili con obiettivi nazionali legalmente vincolanti per ciascuno degli Stati Membri. I settori coinvolti nelle rinnovabili sono: elettricità, riscaldamento, raffreddamento e trasporti.

Attualmente le rinnovabili corrispondono solo all’8,5% del consumo finale di energia nell’UE, quindi l’obiettivo complessivo del 20% da raggiungere per l’Unione Europea è molto impegnativo.

Agli Stati membri è lasciata facoltà di decidere su quali settori intervenire e quindi i piani di azione nazionali preciseranno il modo in cui ciascuno Stato Membro intende conseguire i propri obiettivi.

Per l’Italia è stato proposto un obiettivo, legalmente vincolante, pari a una quota del 17% di fonti rinnovabili nella domanda finale di energia nel 2020. Sarà dunque necessario un aumento dell'11,5% entro il 2020, cioè in 13 anni.
"Purché l'obiettivo complessivo a livello europeo sia raggiunto, agli Stati membri è concesso di offrire il proprio contributo allo sforzo europeo sulle rinnovabili - dice la Commissione - non necessariamente all'interno dei propri confini". Ciò, afferma Bruxelles, "sposterà gli investimenti dove le rinnovabili si possano produrre con maggiore efficienza, cosa che potrebbe tagliare i costi necessari per il raggiungimento dell'obiettivo di ben 1,8 miliardi di euro".

Scarica Direttiva Fonti Rinnovabili 2020