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23/02/2005

Protocollo di Kyoto in Italia

Il giorno 16 febbraio è stato presentato a Roma, in occasione delle celebrazioni per l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto e nel corso del convegno organizzato da Legambiente e Comune di Roma (“Città e Regioni alla sfida di Kyoto”), il “Patto per l’attuazione del Protocollo di Kyoto”.


ISES ITALIA, insieme a Legambiente, WWF Italia, ISSI, FIPER, ANEV e Assolterm sono i primi firmatari di un documento che richiede a tutte le Associazioni, gli Imprenditori e le loro Associazioni di categoria, gli Enti e le Istituzioni Pubbliche e Private, che sottoscriveranno il Patto, di impegnarsi nei prossimi anni nella promozione dello sviluppo sostenibile in adesione con gli obiettivi definiti dal Protocollo di Kyoto per il nostro paese, in particolare con azioni rivolte alla diffusione dell’uso razionale dell’energia e delle fonti energetiche rinnovabili.

Un documento che non ha nessuna implicazione economica per le parti contraenti, ma che vuole avere una valenza politica e di assunzione di impegno davanti alla cittadinanza italiana.
All’interno del documento si richiede al Governo innanzitutto di emanare rapidamente i decreti attuativi del Dlgs. 387/03, individuando anche gli strumenti contenuti nella normativa circa gli incentivi alla produzione, come il “conto energia” e che vengano previsti anche crediti fiscali alla produzione e crediti fiscali alle utilities che “vendono” efficienza energetica agli utenti finali.

Importante è anche il ruolo che il Governo dovrà affidare e indicare al sistema bancario e agli istituti finanziari attraverso accordi di programma che siano in grado di rimuovere le barriere economiche che ostacolano l’accesso al credito alle piccole e medie imprese e ai singoli cittadini per interventi di efficienza energetica e per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili.

Il Patto indica poi gli impegni che dovrà assumere ogni Comune, Provincia e Regione che lo sottoscriverà. In particolare gli Enti Locali dovranno impegnarsi a coprire entro il 2012 almeno il 35% del proprio fabbisogno energetico con programmi di efficienza energetica (20%) e con sistemi di auto-produzione di energia mediante fonti rinnovabili (15%).
Altro fondamentale compito è di rimuovere le difficoltà procedurali ed autorizzative di loro competenza (concessioni edilizie ed altre autorizzazioni) che sono da barriera alle rinnovabili, ferma restando la necessità della tutela del territorio e del patrimonio artistico e culturale italiano.

Le Associazioni promotrici e firmatarie del “Patto per Kyoto” si impegneranno con Comuni, Province e Regioni sottoscrittori a sviluppare programmi locali per la promozione delle fonti rinnovabili e per la ricerca applicata al territorio assieme al sistema universitario e alle imprese, unitamente alla realizzazione di campagne di informazione.

Il Patto è stato inviato alle Amministrazioni Locali aderenti all’Agenda 21 Locale e alle Associazioni che rappresentano gli Enti Locali (ANCI, ANPCI, UNCEM, UPI, ecc.).

Per scaricare e aderire al “Patto per l’attuazione del Protocollo di Kyoto”:

www.isesitalia.it