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04/10/2010

Rinnovabili: in Italia hanno raggiunto il 21% di energia elettrica prodotta

E’ stato pubblicato il Bilancio elettrico italiano per il 2009 redatto dal GSE che mette in evidenza la quota raggiunta dalle rinnovabili nel panorama elettrico del nostro Paese e gli effetti frenanti della crisi economica sui consumi elettrici.

Per quanto riguarda la quota delle rinnovabili il paniere energetico complessivo nel 2009 ha raggiunto il 21,2% con una potenza complessiva pari a 26,5 GW, l’11,1% in più rispetto al 2008 e una produzione lorda pari a 69,3 TW, il 19,2% in più rispetto all'anno precedente.

Questo risultato è stato possibile soprattutto grazie all’apporto della produzione idroelettrica che, sempre nel 2009, ha fatto registrare un 18% in più rispetto al 2008 con 49.138 GWh prodotti. Aumentato nello stesso anno anche il contributo apportato dall’eolico, la cui produzione è cresciuta del 35% con 6.543 GWh, e dagli impianti alimentati a biomasse e rifiuti, la cui produzione è arrivata invece al 28% con 7.631 GWh.

Ottima crescita anche per gli impianti fotovoltaici che in un solo anno, in Italia, sono quasi raddoppiati arrivando a 71.288 unità a fronte di  1.144 MW complessivi.

Come evidenzia anche Zeroemission.tv il bilancio conferma anche l’effetto frenante della crisi economica sulla crescita dei consumi elettrici nazionali che hanno fatto registrare complessivamente il 6% in meno rispetto all’anno precedente.

Tra i settori  maggiormente colpiti dalla crisi quello siderurgico, che ha subito un calo pari al 27%, e quello industriale che ha fatto registrare un calo del 14%.  Gli altri comparti sono invece rimasti invariati.
La fetta energetica attribuita ai consumi domestici per il 2009 si è attestata sul 23% (+2% rispetto al 2008), mentre il terziario ha raggiunto il 32% (+3% rispetto al 2008) e i consumi agricoli il 2% (invariato rispetto all’anno precedente).

Altro dato interessante è quello relativo alle importazioni nette di energia che nel 2009 sono aumentate del 12%, mentre è diminuito dell’8% il ricorso alla produzione nazionale. Il forte incremento delle fonti rinnovabili ha contribuito a ridurre del 14% l’utilizzo di combustibili fossili che continuano comunque a fornire il contributo principale al soddisfacimento della domanda elettrica (65%), seguiti dalle rinnovabili per un buon 21% e dalle importazioni nette per il 14%.