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09/03/2009

Sicilia: via al piano energetico ambientale

La Giunta Regionale della Regione Siciliana ha approvato lo scorso 29 gennaio 2009 il PEARS, Piano energetico ambientale della Regione Siciliana, destinato a far ripartire le risorse per centinaia di milioni di euro e dar respiro all’economia regionale.

Tra gli obiettivi dichiarati quello di favorire le condizioni per la continuità degli approvvigionamenti elettrici, lo sviluppo di un mercato libero dell’energia, la promozione dell’innovazione tecnologica con l’introduzione di tecnologie più pulite nelle industrie ad elevata intensità energetica, supportandone la diffusione nelle P.M.I. e la promozione e lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.

Secondo quanto affermato dall’assessore Gianni, grazie all’approvazione del PEARS “verranno privilegiate le imprese che si impegnano a stabilire in Sicilia la sede legale e fiscale, e che quindi pagheranno le tasse in Sicilia”. L’assessore ha inoltre aggiunto che “Avranno un iter privilegiato anche le società che propongono contestualmente all’impianto di produzione anche filiere produttive, per dare respiro occupazionale agli investimenti, e alle aziende che propongono di realizzare impianti in aree particolarmente deturpate come ad esempio sulle cave o sulle discariche dimesse, con una doppia finalità, il recupero ambientale delle aree e la tutela di aree più pregiate”.

Fondamentali all’interno del PEARS saranno le fonti rinnovabili, dalla promozione di nuove filiere produttive alla dotazione di tecnologie pulite (pannelli solari fotovoltaici e termici, impianti eolici, ecc.) per le industrie altamente energivore.

Contemporaneamente all’approvazione del piano energetico ambientale è stata annunciata anche la nascita di un Polo industriale mediterraneo  per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di tecnologie per lo sfruttamento dell’energia solare (impianti fotovoltaici e solare termodinamico).

I criteri di selezione dei progetti ammissibili faranno riferimento alle emissione di CO2 evitate rispetto al costo di investimento, al grado di innovazione tecnologica e alla riduzione di altri gas serra.