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21/05/2003

Utilizzare l'energia solare per il condizionamento dell'aria negli edifici

L’utilizzo dell’energia solare per il condizionamento dell’aria negli edifici appare una soluzione molto interessante nella stagione estiva, vista anche la coincidenza della domanda di raffrescamento degli ambienti con la maggiore disponibilità di energia solare. Un’importante esperienza in questa applicazione è stata condotta Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems di Friburgo (Germania), nell’ambito di un gruppo della Task 25 su “Solar Assisted Air Conditioning of Buildings” dell’International Energy Agency (IEA).

Tra i progetti attivati dal Fraunhofer Institute, è molto significativo quello realizzato per un’ampia sala riunione e caffetteria posta all’attico dell’edificio che ospita la Camera di Commercio di Friburgo, che è il primo sistema di condizionamento dell’aria in Germania alimentato esclusivamente con il solare (solar desiccant system) che opera senza agenti di raffrescamento che possono attaccare lo strato di ozono o contribuire all’effetto di gas serra.

Il sistema consente di produrre un flusso di aria pari ad volume di 10.200 m3 all’ora, in connessione con un collettore solare ad aria di 100 m2. Già nel corso della sua prima estate (2001) i risultati sono stati molto soddisfacenti, anche quando la temperatura esterna oltrepassava i 35 °C. Il progetto ha 2 caratteristiche:
1) i collettori solari ad aria, posti sul tetto dell’edificio, costituiscono l’unica fonte di calore per rigenerare il mezzo di assorbimento;
2) non c’è nessuna unità di immagazzinamento dell’energia termica.

Questo permette di semplificare il sistema e di ridurre in maniera significativa i costi di investimento; infatti, la quota dei collettori solari ad aria e la loro installazione ha rappresentato meno del 10% del costo complessivo dell’impianto.

Nei mesi autunnali ed invernali, il sistema fornisce anche un prezioso contributo al riscaldamento degli spazi interni.

Vista la bassa temperatura alla quale opera il sistema, esso potrebbe anche funzionare con calore prodotto da impianti a cogenerazione alimentati a biomasse o rifiuti.